Filariosi

Che cos'è?

La filariosi cardiopolmonare è una malattia sostenuta da un verme chiamato filaria (Dirofilaria immitis), per la sua forma sottile e allungata. Il parassita viene trasmesso dalle zanzare (compresa la zanzara tigre) ed è molto diffuso nelle nostre zone dove questa malattia è endemica. L’ospite specifico della filaria è il cane, in cui il parassita riesce a svolgere nel modo migliore il suo ciclo vitale, raggiungendo il pieno sviluppo (50 cm di lunghezza). La filaria adulta vive nel cuore destro e nell’arteria polmonare degli animali colpiti e si riproduce emettendo delle larve microscopiche, dette microfilarie, che restano in circolo nel sangue.

Come si trasmette?

Quando una zanzara punge un cane infestato, insieme al sangue aspira anche alcune microfilarie, che in seguito può iniettare ad un altro cane (o un altro animale) trasmettendogli la malattia. Le microfilarie, inoculate nei tessuti del nuovo ospite, iniziano a crescere e a spostarsi verso il cuore, dove vanno a localizzarsi dopo circa sei mesi, quando sono ormai diventate vermi adulti in grado di ricominciare il ciclo e produrre a loro volta altre microfilarie.
Il numero di parassiti adulti che infestano il cuore e l’arteria polmonare varia da soggetto a soggetto (da 3 a 50) e sono state osservate anche infestazioni sostenute da 100 parassiti adulti! Le filarie nel cane possono vivere 5-7 anni, se non provocano prima la morte dell’ospite.
Il contagio può avvenire solo tramite la zanzara, e non è possibile per semplice vicinanza tra due cani.

Quali sono i sintomi?

In alcuni casi la malattia non ha sintomi per un lungo periodo di tempo. I sintomi più comuni di filariosi in ordine di gravità sono: pelo opaco, dimagramento, facile affaticamento, riluttanza a muoversi, tosse,
difficoltà a respirare, pancia gonfia (ascite), svenimenti. Si può anche arrivare alla morte.
Dopo aver formulato il sospetto diagnostico il veterinario effettua due test sul sangue, uno diretto
volto alla ricerca delle microfilarie e uno sierologico per la ricerca delle macrofilarie.

La sintomatologia della filariosi del cane viene suddivisa solitamente in quattro classi sintomatiche:

Classe 1 (filariosi in forma subclinica o lieve)  

- Non si notano nell’animale segni che possano far pensare alla presenza della malattia. Un eventuale esame di laboratorio che ricercasse gli antigeni della filaria risulterebbe però positivo. In definitiva, il cane è ammalato, ma il numero di parassiti presente non è sufficiente a provocare sintomi di alcun genere. In classe 1 la prognosi è favorevole.

Classe 2 (filariosi in forma moderata)

- I parassiti sono cresciuti in numero e dimensioni tali da causare nel cane vari sintomi tra i quali affaticamento, difficoltà nel respirare sotto sforzo, soffio cardiaco e calo ponderale. In classe 2 la prognosi è favorevole con riserva.

Classe 3 (filariosi in forma grave)

- Le filarie hanno raggiunto ormai numero e dimensioni tali da provocare varie lesioni all’organo cardiaco e alle arterie dei polmoni; ne consegue un aspetto del cane visibilmente provato; oltre al calo di peso si hanno dispnea, incremento della frequenza respiratoria (tachipnea), tosse, eritrocitopenia (riduzione del numero dei globuli rossi), incremento del volume addominale, insufficienza cardiaca destra, perdite di sangue dal naso (epistassi), formazione di tromboemboli e alterazione della funzionalità polmonare. In classe 3 la prognosi è riservata.

Classe 4 (sindrome della vena cava, SVC)

- Il numero e le dimensioni dei parassiti sono talmente elevati che ormai risultano occupate non solo la parte destra del cuore e le arterie polmonari, ma anche la vena cava la cui ostruzione pone in gravissimo pericolo di vita l’animale. In classe 4 la prognosi è molto riservata.

Terapia:

Nel caso in cui al cane sia diagnosticata la presenza della malattia in questione si procede di norma, previa valutazione dello stato di salute dell’animale, con la cosiddetta terapia adulticida, un trattamento che consente l’uccisione delle filarie adulte che si sono insediate a livello cardiaco e polmonare. L’impostazione della terapia dipenderà essenzialmente dalla fase della malattia in cui si trova il cane (si vedano le quattro classi sintomatiche riportate in precedenza); com’è facilmente intuibile, è di fondamentale importanza la precocità della diagnosi; le speranze di una guarigione del cane, infatti, sono tanto più elevate quanto più bassa è la classe sintomatica; un cane ammalato che si trova in classe 1 ha ottime probabilità di guarigione, mentre un animale che si trova in classe 4 si trova in una situazione talmente grave che è praticamente obbligato il ricorso alla chirurgia senza che si possano peraltro garantire molte speranze di sopravvivenza.

Come si può prevenire?

La filariosi cardiopolmonare si può fortunatamente prevenire in modo sicuro ed efficace. Esistono in commercio vari prodotti che verranno qui di seguito elencati.

Compresse o tavolette appetibili. Vanno somministrate una volta al mese da maggio a novembre compreso, il periodo in cui sono presenti le zanzare. L’inizio della stagione della prevenzione comunque inizia diversamente da zona a zona, a seconda del clima. Se vedete comparire delle zanzare già in aprile state comunque tranquilli: il vostro cane è protetto dato che la compressa ha un effetto retroattivo, cioè protegge il cane per tutto il mese precedente dall’inizio del trattamento, poiché il farmaco uccide le larve di filaria inoculate nel cane i 30 giorni precedenti.

Fialette: si applicano sulla cute una volta al mese, allo stesso modo delle fiale per le pulci.

Iniezione: è possibile utilizzare un prodotto che, somministrato per iniezione, è in grado di fornire una protezione completa che dura tutto l’anno. Si tratta di una soluzione di indubbia praticità, perché mette al sicuro da eventuali dimenticanze nella prevenzione.

Altre misure di profilassi, come tenere il cane al chiuso al crepuscolo o di notte, trattare gli animali con un repellente per le zanzare, evitare le aree endemiche nei periodi dell’anno in cui le zanzare sono attive, sono assai meno sicuri e non affidabili. Non si deve tra l’altro dimenticare che le diffusissime zanzare tigre colpiscono anche di giorno.
Prima di iniziare la prevenzione, è importante accertarsi che il cane sia negativo, effettuando il test specifico.
Nei cani non sottoposti a prevenzione il numero di parassiti può aumentare di anno in anno, in seguito alla continua puntura delle zanzare.